Pinza pasquale triestina

La pinza pasquale triestina, dolce pasquale della tradizione veneziana è’ solito servirla la mattina di Pasqua.
Si tratta di una sorta di brioche non molto dolce che si adatta ad essere accompagnata da salumi e formaggi o anche da confetture, meglio se preparate in casa. E’ tradizione preparare la pinza triestina il giorno prima di Pasqua. L’impasto va lavorato a lungo a mano (ma se volete avvaletevi dell’uso del KEN). E’ un impasto molto consistente.
Pinza pasquale triestina
1 kg di farina manitoba,
220 gr. zucchero,
150 gr. burro morbido,
2 uova intere,
3 tuorli,
1 cucchiaino di sale,
scorza grattugiata di 1 limone,
1 filaetta di vaniglia, (oppure due bustine di vanillina),
40 gr. di lievito di birra,
300 ml di acqua tiepida.
Sciogliere il lievito in 300 ml di acqua tiepida ed aggiungere 300 gr. di farina.
Risulterà un composto semiliquido, lasciarlo lievitare per 30 minuti circa.

Dopo la lievitazione risulterà così

impasto della pinza dopo la lievitazione

Prendere il composto ed inserirlo nell’impastatrice (io ho lavorato il tutto con il gancio).

Dopo aver avviato la macchina introdurre man mano tutti gli ingredienti (tranne il burro) alternando piccole quantità di ciascuno.

Continuare a lavorare fino a quando il composto risulterà liscio ed omogeneo.

A questo punto unire il burro a pezzetti e continuare a lavorare.

Lasciate lievitare per 1 ora e trenta minuti nella ciotola dell’impastatrice in un luogo tiepido. Io l’ho messo nel forno con la luce accesa, oppure potete coprirlo con una copertina.

Dopo 1 ora e trenta l’impasto aveva quasi raggiunto l’orlo della ciotola.

impasto pinza

Dividere l’impasto in quattro parti e far lievitare per un’altra ora.

Pennellare accuratamente con un tuorlo leggermente sbattuto ed incidere ad Y.

Sistemare le pinze ottenute sulla placca del forno coperta di carta oleata.

pinze prima della cottura

Infornare nel forno preriscaldato ad una temperatura di 150/160° per circa trenta minuti. Sfornate le pinze pasquale e quando saranno tiepide spolverizzate di zucchero a velo.

Pinza pasquale triestina
Sul blog oltre alla pastiera, uova di Pasqua, ovetti colorati, trovate anche la ricetta dei dolci tipici della mia terra: I cuculi. Cliccate QUI per la ricetta.

43 comments

  1. Anna ha detto:

    Questa pinza è eccezionale…complimenti. Che fame che mi ha fatto venire…baci

  2. tatiana ha detto:

    Non conoscevo questo dolce delle feste… ma si possono anche farcire?

  3. aracoco ha detto:

    vengono delle grandi brioches, morbidissime, volendo le puoi farcire sia con nutella che marmellata…prova e fammi sapere!

  4. anicestellato ha detto:

    Complimenti, ho provato la versione commerciale ed è buona ma la tua è meravigliosa!!

  5. aracoco ha detto:

    Anice…da grande soddisfazione!

  6. Annamaria ha detto:

    ara…spiegami…sono in pratica delle brioche?…somigliano a quelle che ci puoi mettere il gelato?
    Annamaria

  7. aracoco ha detto:

    Anna: sono tipo brioche, vengono grandi, forse dalla foto non si capisce!
    Tu parli delle brioche con il tuppo? quelle siciliane?

  8. mariluna ha detto:

    Che belle che sono , non riesco a dire altro, stasera non ho cenato, immagina….Baci

  9. caravaggio ha detto:

    non conoscevo questa ricetta ,da provare sicuramente buona giornata

  10. Aiuolik ha detto:

    Ho conosciuto la pinza grazie ai blog ma non l’ho ancora provata. Visto che questa è “pasquale” mi sa che è il periodo giusto per provarla 🙂

    Ciao,
    Aiuolik

  11. lenny ha detto:

    Non conosco la pinza: la tua ricetta ben documentata mi sarà di grande aiuto per quando ritornerò ai fornelli a sperimentare.
    Ciao

  12. Pippi ha detto:

    non lo conoscevo questo dolce ma è molto invitante!
    ciao Laura

  13. antonella ha detto:

    Mammamamminabella……troppo buonaaaaa!

  14. elisa ha detto:

    mhhhhh..che buona la pinza e ora con la tua ricetta la provo a fare anch’io!!

  15. Lisa ha detto:

    Che bellezza la vorrei troppo assaggiare !!! Ciao

  16. angie ha detto:

    Bella! Da provare sicuramente. Grazie.

  17. KATJA ha detto:

    Ieri ho preparata la pinza e con l’impasto ho fatto anche le famose titole per i miei figli. E’ venuto tutto benissimo e buonissimo e molto soffice. Per l’impasto mi sono aiutata con la macchina del pane con il programma per l’impasto e devo dire che tutto è andato alla grande. Grazie grazie, la ricetta è formidabile.

  18. Francesca ha detto:

    Katja: sono davvero molto contenta, hai visto quanto viene soffice?
    Buona Pasqua e continua a visitare il ns blog.

  19. marina ha detto:

    vecchia triestina sessantenne…come mai farina manitoba? le vecchie ricette indicavano 10 uova (5 intere e 5 tuorli).questa vostra nn l’ho fatta ancora ma nn viene troppo soffice?quando eravamo bambini la pinza si mangiava soprattutto con la cioccolata dell’uovo di Pasqua ed era la “merenda” che portavi a scuola per i seguenti 7/8 giorni.Ki portava qsta merenda per + gg voleva dire ke aveva ricevuto + uova in regalo.La pinza aveva un composto piuttosto “solido”e nn era molto soffice,tutt’altro.E’ diventata soffice da quando la fanno commercialmente:nelle famiglie era un dolce piuttosto “sodo” ma nn duro.

  20. Francesca ha detto:

    Cara Marina, purtroppo non so risponderti.
    Io questa ricetta l’ho trovata su di un giornale e l’ho rifatta.
    Per la farina manitoba, mmmmm dobbiamo aggiornarci adesso va di moda ah,ah,ah,ah
    Senti, io posso semplicemente dirti che questa pinza è bella morbida e se tu dici che quella doc è duretta allora questa non va bene…è morbidissima e poco dolce!

  21. marina ha detto:

    cara Francesca,mi sono documentata e sai che ti dico…ho un dubbio..credo ke la farina manitoba “forzi” troppo la lievitazione e quindi dà quella “sofficità” ke proprio nn appartiene alla pinza ke ci ricordiamo le mie amike ed io…quella fatta dalle nostre nonne,insomma….nn so di dove tu sia e quindi nn ti posso fare il paragone della consistenza cn un dolce delle tue parti ma,se ,per esempio,conosci la pizza dolce pasquale umbra (quella fatta in casa intendo !),ecco la consistenza era + o – quella.Io continuo a fare la pinza ,ke è un cult a casa mia, ma nn viene soffice.La lievitazione era lunghissima…prendeva tutta la giornata xkè si dovevano fare + lievitazioni…io ne faccio 3 distanti circa 2 ore e mezza una dall’altra. Buona pasqua a tutti !marina

  22. marina ha detto:

    Dimenticavo !
    la pinza nn è tanto dolce xkè deve accompagnarsi al dolce dell’uovo di cioccolato e nn ci va neanke lo zucchero a velo sopra.C’è il rosso d’uovo ke hai messo ke crea la “crosticina”brunita e lucida.
    Di nuovo Buona Pasqua!marina

  23. Francesca ha detto:

    Marina, grazie ed ancora grazie per le tue precisazionie sulla pinza, se non ti dispiace mi passi la tua ricetta? a me piace sempre sperimentare!
    Dimenticavo…io sono calabrese…!!
    A me con il cioccolato dell’uovo piace mangiarlo con i “Cuculi”…se vuoi provarli trovi la ricetta sul blog, sono ottimi anche nel latte.
    Buona Pasqua e ti raccomando aspetto i tuoi commenti.

  24. marina ha detto:

    carissima anke se in ritardo ti mando la ricetta della mia pinza (quella fatta dalle triestine(mia nonna e mia mamma)
    50 gr.lievito/250 gr. zucchero/una presa di vaniglia/bucce grattuggiate di 1 arancia e di 21 limone/80 gr di burro/5 tuorli/5 uova intere/ raschiatura di limone/mezzo bicchiere di rum/1 presa di sale.
    1 tazza di farina/1 cuc di zucchero/il lievito scuiolto in acqua tiepida,mescolate fino ad ottenere 1 pasta densa,lasciate lievitare.
    Quando l’impasto sarà raddoppiato di volume aggiungete 2 tazze di farina/mezzo etto zucch/30gr.burro fuso tiepido/1 tuorlo e 1 uovo intero.Mescolate tutto aggiungendo gli ingredienti un po’ per volta.Lasciate riposare coperto in luogo tiepido x 2/3 ore fino a quando la massa non sarà ulteriormente raddoppiata.
    Aggiungete gli altri ingredienti un po’ x volta lavorando sempre l’impasto almeno per 1 ora ed impastando con i pugni.La massa sarà pronta quando premendola con un dito non si formerà la “fossetta”.
    Dividete l’impasto in 4 parti e rimettete a lievitare.Quando sarà lievitata nuovamente praticate 3 tagli (con le forbici)convergenti al centro e spennellate i panetti col tuorlo d’uovo.In forno per 3/4 d’ora a 180°.Buon appetito!

  25. Francesca ha detto:

    Marina: grazie per la ricetta, la conserverò…buona giornata!

  26. Jo ha detto:

    Ciao! Finalmento ho trovato una ricetta dettagliata di questa pinza…io ne sono praticamente drogata, se me la metti davanti al naso la finisco tutta, basta darmi del tempo 😉
    Non vedo l’ora di provare a farla.
    Ho messo il tuo blog tra i link consigliati del mio, spero non ti dispiaccia.
    Buon proseguimento by Jo.

  27. Francesca ha detto:

    Jo: perchè mai dovrebbe dispiacermi…quando ritorni la prossima volta lascaimi il tuo link così potrò restituire la visita.

  28. marilu ha detto:

    Ciao, sono appena tornata da Trieste e, folgorata dalla pinza (che peraltro ho trovato in un panificio, quindi industriale), mi sono messa a caccia della ricetta.
    Ed ecco che la trovo in questo splendido blog!
    Vorrei provare a fare la ricetta indicata da marina (semmai avrò tutto quel tempo che ci vuole), ma mi è sfuggita la quantità di farina e mi chiedo se i limoni necessari siano 2/1 o 21.
    Sono ancora in tempo per chiederlo?
    Grazie e ciao.
    marilù

  29. Francesca ha detto:

    marilu: limoni penso due…la ricetta sicuramente valida ma io non l’ho testata. La mia è molto buona….fammi sapere

  30. marina ha detto:

    sono passati tanti di quei mesi ke forse la precisazione nn serve + ma io la dico cmque visto che si tratta di un mio errore:la raschiatura è di mezzo limone.(mi sono accorta ora di averla riportata 2 volte) SCUSATEMI ! ! !

  31. dora ha detto:

    scusami ma lo posso impastare nel bimby? e il tuorlo x pennellare lo prendo dai tre della ricetta?grazie se mi rispondi lo faccio x pasqua grazie e buona pasqua baci!!!

  32. Francesca ha detto:

    dora: non so se il bimby riesce bene ad impastare….il tuorlo è un altro….

  33. Lucio ha detto:

    non x fare della pubblicità…, ma l’unica pinza, fatta ancora come 100’anni fa (2 giorni x la lievitazione) solo da PIRONA!!

    Antichissima pasticceria triestina.

  34. elena ha detto:

    ho provato la ricetta della pinza con la farina di manitoba però ho aggiunto all impasto la buccia di arancio e un pò di rum e venuta una favola.Poi con lo stesso impasto ho fatto la putizza eccezionale!!!!!!!

  35. Francesca ha detto:

    elena:hai visto come viene morbida?

  36. elena ha detto:

    francesca:si è veramente morbida!

  37. silva ha detto:

    Grazie x la ricetta della pinza dovrò provarla .

  38. franca ha detto:

    ciao a tutte, questa è la mia ricetta, il sapore finale è semplicemente strepitoso!
    quello che vi raccomando è di usare assolutamente normalissima farina, lasciate stare la manitoba e affini, alterano il sapore!
    io al posto del burro a volte uso il ghee, così ne basta meno ed è buonissimo.

    PINZE TRIESTINE
    Ingredienti per 6 persone

    Dosi per 1 kg di farina:

    1 kg farina
    150 g burro sciolto (va usato tiepido)
    300 g zucchero (se vi scappa un po’ di più non fa niente)
    150 g lievito di birra (fresco, no cubetti)
    6 tuorli e 2 uova intere
    2 cucchiai olio d’oliva
    2 vaniglie
    1 bicchierino e ½ di rhum per dolci (anche in questo potete abbondare)
    buccia grattugiata di 1 arancia e 1 limone (scorza grossa!)
    1 cucchiaio raso di sale fino
    Preparazione
    Sciogliete in un contenitore piuttosto alto (ci deve stare tutto dentro, fino alla fine) il lievito con poco latte tiepido, 2 cucchiai di zucchero (extra da quello pesato) e 1 cucchiaio di farina. Fate lievitare la pastellina fino far raddoppiare il volume.
    Aggiungete gradatamente la metà di ogni ingrediente, amalgamando bene ogni cosa prima di metterne altra. Rhum e burro sciolto devono essere tiepidi. Fate lievitare. Anche questo impasto crescerà abbastanza facilmente.
    Raddoppiato che sia, finite gli ingredienti, tranne circa 250 g di farina e fate lievitare. Dovrebbe raddoppiare.
    Dopo questa lievitazione, mettete la farina rimasta a fontana sul tavolo e rovesciate dentro l’impasto. Lavorate a lungo, anche 1 ora, con l’aiuto degli uomini di casa, perché la pasta va maltrattata con sbattimenti e pugni a volontà. Più viene malmenata e meglio è. Formate quindi dei panetti della grandezza desiderata e fateli lievitare fino a raddoppiare.

    Promemoria: fate sempre lievitare al caldo.
    Prima di infornare praticate con la forbice il taglio a Y, partendo dal basso verso l’alto. Non affondate la forbice, ma sollevate la pasta. Lateralmente alla Y fate dei taglietti con lo stesso sistema.

    Nel mio forno ventilato metto una temperatura di 140-150° e una pinza di ½ chilo cuoce prestino se è lievitata, (20-30 minuti al massimo), altrimenti sta di più. Bisogna regolarsi da sole.
    Mai aprire il forno prima di 15 minuti e, solo poco prima del termine della cottura, passare la superficie con l’uovo sbattuto. Se le volete bianche, copritele con carta da forno.

  39. Francesca ha detto:

    Franca: GRAZIE! spero di provare la tua ricetta al più presto….anche se ormai Pasqua è passata!

  40. san bernardo ha detto:

    Grazie sia alla padrona di casa che all’ospite Franca [07/04/10] dopo tanto pereginare su blog e affini ,credo di aver trovato qualcosa che si avvicina di più alle pinze che facevano a Fiume le donne di casa.

  41. Francesca ha detto:

    San bernardo: è un vero piacere sentire le tue parole!!!
    Continua a seguirmi…

  42. Tommy ha detto:

    Manderei una foto di tanto belle che sono venute…oltre che buone ovviamente…ma non si può…. 🙁

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