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Aceto di mele

L’aceto di mele si ottiene facendo fermentare in botti di legno il succo si mele fresco. Da questo si ottiene a sua volta il SIDRO, che a sua volta viene trasformato in aceto da un tipo di batterio.
L’aceto di mele ha un profumo acidulo e un colore dorato.

Questo prodotto è noto per i suoi presunti benefici per la salute e la sua versatilità in cucina. Ecco alcune informazioni sull’aceto di mele:

Produzione: viene prodotto attraverso un processo di fermentazione alcolica e acetica. Inizialmente, il sidro di mele viene fermentato in alcol grazie all’azione di lieviti. Successivamente, i batteri acetici convertono l’alcol in acido acetico, che conferisce all’aceto il suo caratteristico sapore e odore.

Benefici per la Salute (Presunti): è stato associato a vari presunti benefici per la salute, tra cui la regolazione del livello di zucchero nel sangue, la promozione della perdita di peso, la riduzione della pressione sanguigna e la detossificazione. Tuttavia, molti di questi benefici richiedono ulteriori ricerche scientifiche per essere confermati.

Utilizzo in Cucina: è spesso utilizzato come condimento in insalate, salse e marinature. Può anche essere diluito in acqua e consumato come bevanda, talvolta con l’aggiunta di miele o altri dolcificanti per migliorarne il sapore.

Conservazione: ha una lunga durata di conservazione grazie alle sue proprietà acide. Deve essere conservato in un luogo fresco e buio.

Scelta del Prodotto: Quando si acquista è consigliabile optare per prodotti non filtrati e non pastorizzati, poiché possono contenere la “madre dell’aceto”, una massa filamentosa di batteri che si forma durante il processo di fermentazione.

Cautela d’uso: Consumato in quantità moderate, l’aceto di mele è generalmente considerato sicuro per la maggior parte delle persone. Tuttavia, è consigliabile diluirlo prima dell’uso, poiché l’acido acetico può essere irritante per la gola e dannoso per lo smalto dei denti se consumato non diluito.

Prima di apportare significative modifiche alla propria dieta o utilizzare l’aceto di mele per scopi specifici legati alla salute, è consigliabile consultare un professionista della salute.

Grazie ai suoi principi naturali, rende le pietanze digeribili.

aceto di mele

Acquavite di albicocche e Barack Palinka

albicocche.jpg L’albicocca è uno dei frutti che meglio si presta ad essere distillato e trasformato in acquavite. Il mosto, preparato secondo antichi procedimenti, con la polpa e con una certa quantità di noccioli triturati, si trasforma in una bevanda dall’aroma particolare e squisito, che si può annoverare fra le più pregiate.

Nella preparazione di una buona acquavite di albicocche si preferisce accoppiare il mosto ai frutti interi fermentati con gli estratti alcoolici della polpa fresca, perché durante la fermentazione e la distillazione il delicato profumo dell’albicocca non si disperda.

Le migliori acquaviti provengono dalla Foresta Nera, dal Canton Ticino e dall’Alto Adige. La più famosa sembra tuttavia essere l’infuocata “Barack Palinka” ungherese.

Quando il Duca di Windsor, allora principe ereditario, assaggiò durante un viaggio in Ungheria il “Barack” ne fu così entusiasta che decise di sotituirlo al suo solito rum.

Il colore del Barack Palinka (Palinka significa grappa, acquavite) è di un giallo dorato, dovuto al lungo invecchiamento in fusti di quercia. Si beve fresco.

Foto presa dal web

Acquavite o distillato

distillato.jpg Intorno all’800 d.C. gli arabi già conoscevano un procedimento per ricavare un distillato dal vino di datteri: distillato che non serviva come bevanda ma per preparare profumi.

In Europa, la formula per la produzione di un’acquavite bevibile si conobbe ben 350 anni più tardi. E, non appena si scoprì che dal vino, attraverso il riscaldamento e successivo raffreddamento, si poteva distillare alcool, subito monaci, farmacisti e alchimisti si misero a preparare acquaviti e liquori prima da ogni tipo di vino, poi da cereali, da radici, frutti e erbe, e poi con la scoperta del nuovo Mondo, perfino dalle patate. In un primo momento i distillati alcoolici erano usati come medicine e solo nel XV si diffusero e e divennero di uso comune. Con la definizione di “acquavite”, si intende il prodotto della distillazione diretta di vini, frutta, cereali ecc, resi bevibili con l’aggiunta di acqua. Sono acquaviti, sebbene non portino questo nome, anche altri distillati come il rum, il whisky, la wodka ecc.

Le acqueviti si distinguono una dall’altra per la materia prima usata nel processo di distillazione e per il metodo di fabbricazione.

Così vi sono i distillati di vino (cognac, armagnac, brandy), i distillati di cereali (whisky), i distillati di frutta e altri, prodotti con sostanze diverse, come la grappa (dalle vinacce), gli amari (da erbe e radici).

Foto presa dal web

Amanita caesarea – ovulo

amanita caesarea - ovulo
foto presa dal web
Etimologia:caesarea da Caesar “dell’imperatore”, per la prelibatezza del suo gusto.
Cresce in estate-autunno sotto le latifoglie, soprattutto sotto castagni e querce, su qualsiasi tipo di terreno.
Il cappello, negli esemplari maturi, può raggiungere i 20 cm di diametro; normalmente è di colore rosso arancio, pù o meno intenso.
Gambo attenuato verso l’alto, pieno negli esemplari giovani, poi farcito di una sostanza cotonosa, che lo rende simile ad un rametto di sambuco, com ampio anello membranoso, a volte striato, con colore al gambo giallo oro, racchiuso in un’ampia volva bianca.
La carne è bianca, priva di odore e di sapore distinto, ma negli esemplari in via di decomposizione assume un tipico odore di acido solfridico, simile a quelloo delle uova marce.
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