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Dopo…

… un pasto abbondante, la mattina seguente si tende a non mangiare. SBAGLIATO!! Bisogna comunque fornire al proprio organismo l’energia di cui ha bisogno per affrontare la giornata nel migliore dei modi. E’ sconsigliato bere il caffè, conviene fare colazione a base di un leggero con qualche fetta biscottata, magari integral.

Fragoline di bosco

fragoline di bosco,come conservare le fragoline di bosco,come lavare le fragole di bosco Se acquistate le fragoline di bosco vi consiglio di non conservarle nel frigorifero perchè perdono sapore. L’ideale sarebbe consumarle in giornata. Quando le lavate fate attenzione e ad asciugarle delicatamente facendole sgocciolare su un canovaccio o su della carta assorbente da cucina.

foto presa dal web

Frutta sciroppata

La frutta sciroppata è una preparazione culinaria che coinvolge la conservazione della frutta immergendola in uno sciroppo zuccherino. Questo metodo permette di prolungare la durata di conservazione della frutta e creare un dolce e succoso dessert o ingrediente per varie preparazioni.

Quando servite la frutta sciroppata è preferibile sgocciolarla dal suo sciroppo (acqua e zucchero) e se grossa tagliarla a pezzi.

Potete personalizzare la preparazione aggiungendo aromi come vaniglia, cannella o chiodi di garofano allo sciroppo per conferire alla frutta un sapore extra.

La frutta sciroppata può essere servita da sola come dessert, aggiunta a gelati, yogurt o utilizzata come ripieno per torte e dolci.

La frutta sciroppata è un modo delizioso di godere della freschezza della frutta durante tutto l’anno e può essere utilizzata in molte preparazioni culinarie.

Si può servire in coppa oppure usarla nella preparazione di dolci.

Per la conservazione i barattoli migliori sono in vetro.

I segreti per una cottura ottimale della pasta

I segreti per una cottura ottimale della pasta I segreti per una cottura ottimale della pasta non risiedono soltanto nella scelta delle materie prime, nell’impasto e nella tecnologia, ma anche nel rispetto di alcune semplici regole di cottura.

– Utilizzare almeno 1 litro di acqua per ogni 100 g di pasta. Inoltre, scegliete sempre una pentola piuttosto grande e alta: in questo modo la temperatura dell’acqua si manterrà costante e si eviterà la formazione di colla.

– Al raggiungimento del pieno bollore (mai prima) salate l’acqua (circa 10 g, pari a 1 cucchiaiano, per ogni 100 g di pasta) e lasciate sciogliere il sale.

– Gettate la pasta solo quando l’acqua ha ripreso a bollire. Poiché la pasta provoca un abbassamento della temperatura dell’acqua, alzate la fiamma per mantenere il bollore.

– La pasta lunga va allargata a ventaglio e mai spezzata; i formati di pasta corta vanno tuffati a pioggia per evitare che si ammassino sul fondo della pentola: la pasta a matassine, infine, va immersa in acqua e subito dipanata con l’aiuto di un forchettone.

– Mescolate delicatamente la pasta, di frequente per i primi minuti affinché non si incolli.

– Scolate la pasta al dente, risulterà più buona e più facile da digerire. Ogni formato di pasta ha i suoi tempi di cottura.

Se la ricetta prevede che la pasta sia fatta saltare in padella, scolatela con uno o due minuti di anticipo e terminate la cottura, con il sugo che avrete preparato, a fuoco vivo.

Vi sono serviti questi segreti per una cottura ottimale della pasta? Fatemi sapere!!

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