Archive for Funghi – caratteristiche

Amanita caesarea – ovulo

amanita caesarea - ovulo
foto presa dal web
Etimologia:caesarea da Caesar “dell’imperatore”, per la prelibatezza del suo gusto.
Cresce in estate-autunno sotto le latifoglie, soprattutto sotto castagni e querce, su qualsiasi tipo di terreno.
Il cappello, negli esemplari maturi, può raggiungere i 20 cm di diametro; normalmente è di colore rosso arancio, pù o meno intenso.
Gambo attenuato verso l’alto, pieno negli esemplari giovani, poi farcito di una sostanza cotonosa, che lo rende simile ad un rametto di sambuco, com ampio anello membranoso, a volte striato, con colore al gambo giallo oro, racchiuso in un’ampia volva bianca.
La carne è bianca, priva di odore e di sapore distinto, ma negli esemplari in via di decomposizione assume un tipico odore di acido solfridico, simile a quelloo delle uova marce.

Cantharellus cibarius – gallinaccio

foto presa dal web

Etimologia: dal latino cibarius “buono a mangiare”, per la sua buona qualità come commestibile.
Nomi volgari: Gallinaccio, gallinaccio comune, Galletto ecc.

Ottimo commestibile, comune sia sotto conifere sia sotto latifoglie, spesso coperto da strato di foglie, cresce su tutti i tipi di terreno.
E’ presente dalla primavera, ma molto frequente in autunno. Il cosidetto cappello risulta per poco convesso, subito piano poi irregolarmente avvallato, con orlo indulato, lobato. Gambo breve, peino e sodo, che va sfilandosi verso il piede, qualche volta leggermente arcuato, giallo come tutte le altre parti. Carne biancastra, colorata di giallo nelle parti prossime alla superficie, soda, un pò fibrosa. Odore gradevole che ricorda quello delle mele mature: sapore dolciastro.

Chiodello – Gomphidius viscidus

chiodello.jpg

foto presa dal web

Etimologia: dal latino viscidus “viscido” per la superficie caratteristica.
Nomi volgari: Gomfidio viscido, Chiodello .

Il cappello fino a 10 cm di diametro, ha una forma conica. La cuticola è liscia, viscida se umida, altrimenti appare secca, rossastra con tonalità al rame, violacee, rosate. Le lame sono spaziate, distaccabili dalla carne. Sono rossastre in principo ma poi, a spore mature nerastre, con un filo giallognolo. Il gambo è snello, sfinato verso il piede, ha una superficie fibrillosa.
La carne è soda, di colore giallastro, è simile alle radici di liquiriziao di rabarbaro, senza odore evidente e con sapore gradevole. Assai comune sotto conifere, sia in pianura che in montagna, in estate-autunno.

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